Accettare
Credo che mettersi in discussione e accettare che non vada tutto come abbiamo deciso sia la base della nostra professione (e della vita in generale).
Instagram e il web sono diventati negli ultimi anni una grande risorsa e trovo giusto prendere spunto da colleghi che condividono i loro metodi, i loro strumenti e le loro attività.
L’importante é ricordarci che:
- spesso vediamo solo la parte bella
- non sempre ció che va bene per uno va bene anche per gli altri.
Questa riflessione nasce da un sito per controllare il livello del rumore in classe che ultimamente é condiviso da molti insegnanti italiani.
Bouncy balls risorsa condivisa da insegnanti d’oltreoceano già un paio di anni fa e che ho già utilizzato.
Questo è stato uno degli esperimenti fallimentari nella mia carriera.
Io l’ho utilizzato un paio di anni fa e ‘ha fatto più danni della grandine’.
Dopo un primo esperimento positivo è scoppiato il delirio: i bambini facevano a gara per far saltare le palline.
Magari stavano in silenzio poi, nel bel mezzo dell’attività qualcuno lanciava un urlo.
Mi sono chiesta spesso perché, finché ho accettato che non tutti gli strumenti funzionano, che per 10 successi qualche caduta era naturale.
Ma non ho abbandonato le palline rimbalzine, ho solo trasformato l’attività: invece che tenere sotto controllo il rumore erano diventate i nostri 3 minuti di gioco/relax.
Raramente vedo condividere attività che non hanno funzionato, sembra che tutto ciò che viene proposto sia sempre accolto con super entusiamo.
Bhe, l’entusiasmo può anche esserci ma non sempre l’attività funziona. Ma questo é anche il bello del nostro lavoro, il lato positivo dell’essere passati da una programmazione ad una progettazione dove possiamo dire ’no, questo non é adatto o funzionale per la mia classe, devo cambiare strada’.