Parola d’ordine decluttering.
Come vi ho anticipato lo scorso mercoledì, questa è stata la settimana del riordino delle librerie e, in generale dei materiali che utilizzo per la scuola.
Dove eravamo rimasti
Ho iniziato lunedì e finito ieri. Quattro giorni di duro lavoro. Prima di iniziare pensavo che la parte peggiore sarebbe stata separarmi da alcuni materiali cartacei che avevo creato io e alcune schede che ritenevo fondamentali. Bè, niente di più sbagliato. Ho fatto un decluttering abbastanza profondo e diversi materiali cartacei li ho digitalizzati rendendoli così sempre a disposizione e condivisibili (santo google drive!) e rivisitati per farsi si che fossero più chiari e inclusivi.
Come è finita?

Ho diviso i materiali per tipologia.



Cosa me ne faccio di tutto questo materiale?
A volte niente. Infatti, seguendo i più classici schemi del decluttering, ho preso in mano ogni libro, ogni scheda, ogni materiale e ho penssato all’ultima volta che mi è stato utile.
Non usato, perchè difficilmente ripropongo una stessa attività a classi differenti: cerco di personalizzare il più possibile materiale e percorso in base ai bambini e alle bambine che ho davanti.
I materiali che conservo li tengo come base, guida diciamo. Di alcuni ne ho varie versione, altri non li ho mai utilizzati. Magari li ho visti utilizzare da colleghi e colleghe e ho pensato che avrebbero potuto essere utili.
Quindi cosa ho fatto questa settimana? Ho preso in mano i materiali che avevo e ho pensato quale fosse stata l’ultima volta che mi erano stati utili.
Sono partita dai materiali per la classe che avevo, una quarta.
- mi sono serviti quest’anno?
- sono stati utili a colleghi o colleghe?
- avrei potuto utilizzarli ma qualcosa (tipo quarantena o simili) me lo ha impedito?
Se rispondevo ‘sì’ ad almeno una di quelle domande lo tenevo, altrimenti ‘ciao, è stato bello lavorare insieme ma non mi servi più’.
Sono passata poi ai materiali per altre classi.
- quando ho affrontato questa classe l’ultima volta mi è stato utile?
- è stato utile a colleghi o colleghe?
Se una delle due domande trovava una risposta affermativa lo tenevo, altrimenti via.
Ho buttato molte cose, alcune mai utilizzate. Molte schede le ho riciclate creando blocchetti per appunti e altre le ho digitalizzate (lavoro lungo che in realtà non è ancora finito). Ho sicuramente più ordine nella libreria che corrisponde anche a più ordine mentale per me. A volte troppo materiale (e credo ancora di averne da dar via) crea solo confusione.
Nella mia libreria ho alcuni testi per le classi 1/2/3 e 4/5 che ritengo molto validi adesso, sopratutto perchè parlano in modo migliore di alcuni argomenti. Un giorno troverò il libro perfetto che li racchiude tutti!
Manca una tipologia di libro : le guide. Prima di iniziare ad insegnare credevo che le guide sarebbero state dei volumi essenziali nel mio lavoro, adesso le considero solo schede preconfezionate che non capisco come possano adattarsi ai vari percorsi che un insegnante decide di seguire nella propria classe. Personalmente gli esercizi sui libri di testo mi bastano ed avanzano, altre schede non le trovo utili. Meglio impiegare quel tempo in attività manipolative e laboratoriali.
Voi avete delle librerie di scuola? Come sono organizzate?
Una risposta su “La libreria”
[…] . .? Mettetelo a posto, in una libreria (come ho fatto io la scorsa settimana – ‘La libreria‘), in un mobile, dentro delle scatole. Non averlo sempre sott’occhio gioverà al vostro […]