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Il rientro

La prima settimana dopo le vacanze natalizie è andata.

In un modo o nell’altro.

I rientri per me sono sempre un trauma perchè non sono una persona mattiniera, perciò dover rimettere la sveglia e alzarmi quando è ancora buio non fa per me.

I bambini invece sono sempre carichi al rientro. Sarà un misto di riposo, eccitazione per tutto ciò che gli è accaduto e la voglia di rivedere i compagni e, perchè no, tornare a scuola che per loro rappresenta il luogo ‘dell’indipendenza’ perchè è forse l’unico posto in cui i genitori non possono entrare, uno spazio tutto loro.

La troppa voglia di essere nuovamente a scuola è negativa quanto il non voler tornare.

La prima settimana per me è all’insegna della lentezza: dobbiamo riprendere i ritmi, riappropriarci dei giusti spazi e delle relazioni.

Importante è la correzione dei compiti. No, non dovrebbe essere un’attività noiosa e lunga perchè i compiti dovrebbero essere essenziali, equilibrati e perchè no attività trasversali, magari divertenti.

Correggere i compiti gratifica gli studenti perchè il loro ‘lavoro’ viene preso in considerazione e si legittimano gli esercizi dati che non sono un semplice riempitempo.

Altra attività che può essere un po’ lunga è ascoltare i bambini e le bambine. Per evitare che chi non sta raccontando si isoli potremmo organizzare un ‘Mostra e Racconta’: un racconto ‘interattivo’ in cui i bambini affiancano il loro parlato con gli oggetti di cui ci stanno raccontando.

Queste attività possono essere spezzate dai classici esercizi del libro per iniziare, con calma, il ripasso per le ultime verifiche da inserire in vista della chiusura del quadrimestre.

Se avete una classe multiculturale sarebbe interessante far raccontare i vari modi di vivere le festività.

Un’attività che mi piace proporre al rientro dalle vacanze è ‘Il calendario’. E’ un’attività che si sofferma su aspetti diversi a seconda della classe a cui si propone.

Esempio di calendario da utilizzare con i bambini

In linea di massima si tratta semplicemente di lavorare con il calendario: osservarlo, leggerlo, scomporlo e comporlo.

CLASSE PRIMA

Solitamente sfrutto il calendario per l’osservazione, la scomposizione e la ricomposizione. Per le classi numerose può essere una spesa acquistare o stampare un calendario, ma lavorare su e con lo strumento dà molti frutti.

CLASSI SECONDA/TERZA

In una seconda o in una classe terza si può prendere in considerazione di fargli costruire un calendario. Un foglio A4 con una griglia dove inserire il mese e i giorni, segnando anche le date importanti. La prima settimana del mese si costruisce il foglio del mese corrente e gli ultimi giorni si riprende per una discussione o per modifiche o aggiunte.

CLASSE QUARTA

Anche qua possiamo pensare di costruire il calendario a supporto dell’uso del righello, delle misure di lunghezza… Di solito mi approccio ai giorni ‘frazionandoli’. Qual è l’intero? Qual è la frazione dei giorni feriali? E quella dei festivi?

CLASSE QUINTA

Con la classe quinta mi piace fare un lavoro meno ‘materiale’ e più personale, legato anche alla sfera delle emozioni. Perciò diamo libero spazio alle discussioni sul ‘Le giornate di . . .’, i nostri giorni speciali . . .

So che un calendario è un oggetto un po’ in disuso nella sua forma cartacea, almeno, ma può dare un sacco di spunti.

E il vostro rientro com’è andato?

Avete attività particolari che avete proposto?

Di Maestra Sara

Educatrice e maestra.
Fantasia, allegria e colori sono alla base della scuola che vorrei.

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