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Scegliere o non scegliere, questo è il problema

Ovvero districarsi tra le opzioni della piattaforma per scegliere le supplenze per il prossimo anno scolastico

Tra la fine di luglio e il primo di agosto moltissime province hanno pubblicato le GPS (graduatorie provinciali per le supplenze).

Il 2 agosto si è aperta la possibilità di scegliere le sedi in cui ottenre supplenze per il prossimo, ormai alle porte, anno scolastico. Possibilità che si chiuderà il 16 agosto alle 14.

Qual è il prossimo passo?

Adesso è il momento di inserire da Istanze on line le preferenze.

RINFRESCHIAMOCI LA MEMORIA

  1. Classi di concorso AAAA infanzia – ADAA sostegno infanzia – EEEE primaria – EEIL primaria inglese – ADEE sostegno primaria
  2. Se non compilo o rinuncio sarò escluso/esclusa perciò le scelte devono essere valutate con attenzione.

Cosa bisogna tenere presente nella scelta

  1. Distanza. Le scuole sono molte, i comprensivi possono coprire distanze e o territori non indifferenti. Analizza la tua situazione e quella del territorio: posso spostarmi/raggiungere la scuola senza difficoltà? Ho la macchina, ci sono i mezzi pubblici, il tempo per il tragitto è compatibile con gli altri impegni inderogabili che ho? Dovete farvi queste domande sia perchè rinunciare poi porterà all’esclusione, ma anche perchè non potete pensare che poi saranno i futuri colleghi a spostare tutto il loro orario perchè voi non vi siete adeguatamente organizzati.
  2. Preferenze. Ci sono scuole in cui proprio non vorresti andare ? In passato ci sono stati dei problemi in un certo plesso con colleghe o dirigente? Non ti trovi con il metodo scelto ? Che sia modulo o tempo pieno, Senza zaino o montessori . . .
  3. Disponibilità. Non mi interessa cosa mi assegneranno l’importante è lavorare? Magari al momento hai un altro impiego o c’è la possibilità in un futuro vicino di poter iniziare un’attività part time. Oppure è il tuo primo anno e preferisci entrare con calma, con un incarico di poche ore o chissà cosa.

Adesso siamo pronti per iniziare

Per scegliere si deve andare su istanze on line. Il primo giorno, oltre al ritardo con cui la procedura è stata aperta, diversi hanno avuto un problema di visualizzazione: non avevano la sezione dedicata.

Una volta effettuato l’accesso vedrete questa schermata

La prima sezione non è modificabile. L’ultima deve essere compilata solo da chi risulta intestatario di legge 104. Ciò che ci interessa è la penultima sezione ‘Espressione preferenze’.

La piattaforma è di facile utilizzo in realtà. Dobbiamo però stare attenti all’ormai famoso, algoritmo. Che non agisce come molte ipotesi che avete sentito, (la migliore secondo me è che il sistema riesce a capire quanti secondo il mouse si ferma su una determinata scelta…) ma semplicemente segue un ordine.

Prima di capire l’ordine vediamo come procedere con la scelta.

PRIMA SCELTA

La prima scelta è la classe di concorso. Potete selezionare solo una classe di concorso alla volta, scegliere una scuola alla volta e salvare la preferenza.

SECONDA SCELTA

  1. SCUOLA in realtà è una dicitura fuorviante: non si scelgono le singole scuole (cosa che ci avrebbe fatto immensamente piacere) ma i comprensivi. Vi appariranno perciò solo una scuola per comprensivo, la scuola ‘capofila’ che non è detto sia quella con la segreteria.
  2. COMUNE in questo caso non si possono scegliere neppure gli istituti comprensivi: selezionando ‘COMUNE’ si dichiara la preferenza per tutte le scuole presenti in quel comune.
  3. DISTRETTO si tratta di una zona territoriale più grande del comune che può comprendere quindi scuole appartenenti a comuni diversi. Per sapere l’ampiezza dei distretti della vostra zona dovrete cercare il nome del distretto (ad esempio da me c’è il distretto 003 ) su internet e troverete la zona che copre. Come per la scelta che riguarda il comune, se si sceglie distretto daremo la preferenza per tutte le scuole presenti.
  4. DISTRETTO-BIS se si sceglie distretto appariranno in una colonna sulla destra, altre opzioni come ‘Scuola in ospedale’ o ‘Scuola carceraria’: potrete selezionarle se vorreste essere presi in considerazione.

TERZA SCELTA

Selezionare il comune di preferenza.

QUARTA SCELTA

Scelto il comune apparirà l’elenco delle scuole presenti, una per comprensivo.

A questo punto sceglierete la scuola presente nella lista in rappresentanza del comprensivo in cui vorreste ricoprire una supplenza.

ATTENZIONE! Si può selezionare solo una scuola alla volta. Ogni scuola è una preferenza e dovrete ripartire dalla ‘PRIMA SCELTA’.

CONSIGLI PER L’USO

La scelta delle preferenze, quando vi siete fatti un’idea è semplice, sono pochi passaggi anche se ripetuti per ogni classe di concorso e per ogni istituto comprensivo.

  1. Se non avete limitazioni è più conveniente, parlando di tempo, scegliere direttamente i comuni al secondo passaggio invece che le scuole.
  2. Se avete delle preferenze scegliete i singoli istituti (ricordatevi che non potete esprimere una preferenza per i singoli plessi).
  3. Se volete avere più possibilità di ottenere una supplenza in un determinato istituto mettetelo nelle prime posizioni.

Preferenze

In rosso l’ordine di preferenza.

In verde le classi di concorso.

In viola l’istituto comprensivo.

In nero le frecce che mi permettono di cambiare posizione (quindi preferenza).

Nella foto si nota la preferenza ricada sull’istituto infatti le prime tre posizioni sono occupate dallo stesso istituto comprensivo. Volendo ottenere una supplenza in quell’istituto è giusto averlo nelle prime tre posizioni selezionando le varie classi di concorso.

Poter dare una singola preferenza alla volta (combo cdc – scuola) è lungo se si pensa al tempo impiegato, ma ci offre l’opportunità di avere più possibilità di ottenere una supplenza in un istituto preferito.

LO SPEZZONE SA DA FARE?

No.

Lo spezzone sinceramente lo consiglio alla secondaria di primo e secondo grado in cui molte cattedre sono già spezzoni. All’infanzia e alla primaria la situazione è più complessa.

Se volete metterli però dovete stare attenti e attente a :

  1. metterli per ultimi, dopo aver espresso le preferenze per le cattedre intere. Quindi avrò tutti gli istituti comprensivi che mi interessano, per le classi di concorso che mi interessano con spuntato le opzioni ‘annuale’, ‘fino al termine delle attività’, dopo inizieranno gli stessi istituti comprensivi ma con spuntata l’opzione ‘spezzoni’.
  2. quando spunterete l’opzione ‘spezzoni’ avrete altre scelte da fare : l’orario degli spezzoni e dove vorreste avere il completamento (che non è automatico nè obbligatorio in tutti i casi, perciò non pensate di scegliere lo spezzone ‘perchè tanto poi avrò il completamento’, quello ci sarà solo se già previsto).Per il completamento sempre meglio scegliere il comune perchè vanno calcolati i tempi di viaggio tra una scuola e l’altra.

Perchè non selezionare lo ‘spezzone’ insieme alle altre tipologie di contratto? Perchè se avete scelto lo spezzone per una preferenza in alto nella lista vi assegneranno quello e non, magari un posto annuale solo perchè posizionato più in basso.

MA QUINDI COME FUNZIONA QUESTO ALGORITMO?

Funziona in un modo semplicissimo:

  1. E’ il vostro turno
  2. Viene presa in considerazione la prima preferenza della lista
  3. In quell’istituto/comune ci sono posti liberi?
  4. SI. Controlla le vostre preferenze orarie e vi assegna una supplenza se c’è.
  5. NO. Passa alla preferenza successiva.

Ecco perchè è necessario compilare le preferenze con calma stando attenti alle scelte fatte e all’ordine con cui le avete inserite.

Non fatelo da soli, trovatevi con un collega o una collega, con un amico o amica, con un familiare.

Come si dice ‘quattro occhi sono meglio di due’!

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Come partire bene a Settembre

Ovvero cosa fare in questi due mesi di vacanza

Luglio è iniziato, gli esami sono finiti. . . via con le vacanze estive. E’ adesso che gli e le insegnanti hanno veramente tempo libero.

Come sfruttarlo al meglio?

La tentazione principale, lo sappiamo tutti, è dedicarsi al niente. Per qualche giorno fa bene, poi iniziamo a non sapere cosa fare, a non ricordarci che giorno è e capiamo che dobbiamo tenerci occupati.

La tentazione di pensare alla scuola è forte. E’ adesso, con la mente e la giornata libere, che ci vengono in mente quelle bellissime attività che avremmo potuto fare; come avremmo potuto rispondere a quella persona o come avremmo potuto gestire quella situazione…

NO! Fermatevi subito!

Le vacanze servono intanto per riposarsi e staccare un po’ la mente.

Ecco qualche consiglio su come passare questi giorni in attesa che ricomincino gli impegni scolastici.

COME ARRIVARE PREPARATI A SETTEMBRE

  1. Riposatevi. Per una settimana staccate la spina, togliete la sveglia, archiviate tutte le chat scolastiche.
  2. Organizzate. Il materiale di scuola è sul mobile di salotto, sul comodino. . .? Mettetelo a posto, in una libreria (come ho fatto io la scorsa settimana – ‘La libreria‘), in un mobile, dentro delle scatole. Non averlo sempre sott’occhio gioverà al vostro relax.
  3. Divertitevi. Si, so che c’è il collega o la collega che ha già pianificato l’intero a.s. 2022/2023, ma non siamo tutti uguali. Andate a cena fuori, al mare o in montagna, riprendete in mano quel passatempo che durante i mesi di scuola lasciate indietro.
  4. La famiglia .
  5. Gli amici.
  6. Vacanze. Partite. Che sia una gita fuori porta, un weekend nella città vicina o una settimana all’estero, ma partite. Da soli, in compagnia.
  7. In-formatevi. Adesso che non abbiamo aggiornamenti di graduatorie sul collo, cercate corsi che possano interessarvi, che possano accrescervi personalmente e/o professionalmente. Personalmente non vedo l’ora che esca il calendario di Stefania-nonchiamatelamaestra.
  8. Viziatevi. Fate qualcosa solo ed esclusivamente per voi. Regalatevi qualcosa che volete da tempo o qualcosa che avete appena visto e vi mette allegria.
  9. Leggete. Qualsiasi libro a patto che non abbia niente a che fare con la scuola.
  10. Trovate un buon proposito da seguire nei mesi di scuola: un qualcosa a cui non siete riusciti a dedicare molto tempo e che vi impegnate di non abbandonarlo fino alla prossima estate.

L’estate sta finendo, ma abbiamo sempre qualcosa da fare

A scuola dobbiamo tornare, perciò prendiamoci l’ultima settimana di agosto per prepararci.

  1. Kit dell’insegnante. Preparate e organizzate tutto ciò che pensate possa servirvi per il prossimo anno scolastico: dalla borsa/zaino, alla borraccia, agli outfit.
  2. A.s. 2022/2023. Iniziamo a tirare giù qualche tappa fissa di ciò che vorremmo affrontare con gli alunni e le alunne. Dagli argomenti alle attività, perfino le uscite/la gita, tutti i punti base senza scendere troppo nel dettaglio perchè lo sappiamo: il viaggio sarà bello se sapremo adattarlo alle risposte dei bambini e delle bambine perchè ci condurranno verso strade che non avevamo lontanamente preso in considerazione.

Adesso siamo pronti: Settembre non ti temiamo!

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La libreria

Parola d’ordine decluttering.

Come vi ho anticipato lo scorso mercoledì, questa è stata la settimana del riordino delle librerie e, in generale dei materiali che utilizzo per la scuola.

Dove eravamo rimasti

Ho iniziato lunedì e finito ieri. Quattro giorni di duro lavoro. Prima di iniziare pensavo che la parte peggiore sarebbe stata separarmi da alcuni materiali cartacei che avevo creato io e alcune schede che ritenevo fondamentali. Bè, niente di più sbagliato. Ho fatto un decluttering abbastanza profondo e diversi materiali cartacei li ho digitalizzati rendendoli così sempre a disposizione e condivisibili (santo google drive!) e rivisitati per farsi si che fossero più chiari e inclusivi.

Come è finita?

Più o meno in questo modo.

Ho diviso i materiali per tipologia.

Libreria 1
Libreria 1 e 2
Libreria 2

Cosa me ne faccio di tutto questo materiale?

A volte niente. Infatti, seguendo i più classici schemi del decluttering, ho preso in mano ogni libro, ogni scheda, ogni materiale e ho penssato all’ultima volta che mi è stato utile.

Non usato, perchè difficilmente ripropongo una stessa attività a classi differenti: cerco di personalizzare il più possibile materiale e percorso in base ai bambini e alle bambine che ho davanti.

I materiali che conservo li tengo come base, guida diciamo. Di alcuni ne ho varie versione, altri non li ho mai utilizzati. Magari li ho visti utilizzare da colleghi e colleghe e ho pensato che avrebbero potuto essere utili.

Quindi cosa ho fatto questa settimana? Ho preso in mano i materiali che avevo e ho pensato quale fosse stata l’ultima volta che mi erano stati utili.

Sono partita dai materiali per la classe che avevo, una quarta.

  1. mi sono serviti quest’anno?
  2. sono stati utili a colleghi o colleghe?
  3. avrei potuto utilizzarli ma qualcosa (tipo quarantena o simili) me lo ha impedito?

Se rispondevo ‘sì’ ad almeno una di quelle domande lo tenevo, altrimenti ‘ciao, è stato bello lavorare insieme ma non mi servi più’.

Sono passata poi ai materiali per altre classi.

  1. quando ho affrontato questa classe l’ultima volta mi è stato utile?
  2. è stato utile a colleghi o colleghe?

Se una delle due domande trovava una risposta affermativa lo tenevo, altrimenti via.

Ho buttato molte cose, alcune mai utilizzate. Molte schede le ho riciclate creando blocchetti per appunti e altre le ho digitalizzate (lavoro lungo che in realtà non è ancora finito). Ho sicuramente più ordine nella libreria che corrisponde anche a più ordine mentale per me. A volte troppo materiale (e credo ancora di averne da dar via) crea solo confusione.

Nella mia libreria ho alcuni testi per le classi 1/2/3 e 4/5 che ritengo molto validi adesso, sopratutto perchè parlano in modo migliore di alcuni argomenti. Un giorno troverò il libro perfetto che li racchiude tutti!

Manca una tipologia di libro : le guide. Prima di iniziare ad insegnare credevo che le guide sarebbero state dei volumi essenziali nel mio lavoro, adesso le considero solo schede preconfezionate che non capisco come possano adattarsi ai vari percorsi che un insegnante decide di seguire nella propria classe. Personalmente gli esercizi sui libri di testo mi bastano ed avanzano, altre schede non le trovo utili. Meglio impiegare quel tempo in attività manipolative e laboratoriali.

Voi avete delle librerie di scuola? Come sono organizzate?

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Vacanze estive

Gioie e dolori di un periodo dell’anno molto importante

Insegnanti, genitori e bambini

Le vacanze estive sono quel periodo dell’anno in cui la società pensa che noi insegnanti ce ne stiamo in relax al mare, sul divano, in montagna; in cui i genitori fanno i salti mortali per organizzare il tempo (e la custodia) dei figli; gli insegnanti fanno avanti e indietro per far fronte a tutti gli impegni prima della chiusura dell’anno scolastico.

Giugno

Insegnanti a giugno sono presi da mille impegni. E’ uno dei mesi più frenetici perchè si è alle prese con la chiusura dell’anno scolastico sia a livello di didattica che di impegni istituzionali. E c’è di peggio.

Gli insegnanti della scuola dell’infanzia sono in servizio, didatticamente parlando, fino al 30 giugno. Non so se siete mai stati in una classe il 20 giugno, ma c’è solo da portare rispetto per chi ci lavora. I bambini sono stanchi, magari hanno fratelli/sorelle maggiori a casa, alcuni vanno giusto un’oretta per fare presenza. Ma la cosa peggiore è il caldo. Le nostre aule non sono adatte per certe temperature: mancano ventilatori, aria condizionata o anche la semplice ventilazione naturale senza considerare che difficilmente ci sono tende alle finestre e ci si trova alla scelta fra sole cocente e caldo o ombra e caldo.

Cosa non sopportate di questo periodo?

  1. Il controllo del registro. Si, so che dovrei riempirlo giornalmente e lo faccio il 98% delle volte, ma capita quel giorno in cui internet prende poco oppure che stavo firmando e qualcosa mi ha interrotto o, ancora, che ho firmato sbagliando ora e/o materia.
  2. La scelta dei compiti per le vacanze. Argomento spinoso sia per noi insegnanti che per i genitori. Negli anni ho ridotto il tutto ad alcuni schieramenti.

Compiti

Genitori

  1. Compiti come se non ci fosse un domani. L’importante è tenere occupati i bambini. Solitamente sono genitori che stanno a casa con i bambini e avere dei compiti da fargli fare è un modo per avere un po’ di tempo da dedicare ad altro ( anche solo riposarsi un po’ e bere un caffè con calma).
  2. Compiti che tortura. Non sopportano i compiti in nessuna delle loro forme. Puoi assegnare libri già pronti, alcuni esercizi non fatti durante l’anno o quei compiti simpatici che tanto spopolano sui social, ma non li farai mai contenti perchè il loro motto è ‘che estate è se non possono fare vacanza completa?’.

Insegnanti

  1. Libri, libri e ancora libri. Non si accontentano di un semplice eserciziario di una cinquantina di pagine, no, vogliono un libro per materia. Peccato che storia e geografia sono integrate in italiano, altrimenti darebbero un libro anche per loro.
  2. Finiamo i libri. Per un motivo o un altro durante l’anno scolastico non sono riusciti a finire gli esercizi presenti sui libri (e a volte nemmeno gli argomenti) e approfittano delle vacanze per far concludere ai bambini a casa da soli ciò non hanno affrontato in classe.
  3. E’ lo stesso. Solitamente sperano che qualche collega decida per loro e a settembre non controllano mai quelli che è stato fatto durante l’estate.
  4. Alternativi. Sono gli insegnanti che cercano di dare per l’estate compiti diversi, alternativi per far potenziare le competenze, perchè hanno visto che spesso i compiti estivi vengono fatti tutti insieme e magari non sono nemmeno tutti farina del sacco degli alunni e delle alunne. Si passa da esperimenti a esperienze da vivere in famiglia per lo più cose da fare all’aperto.

A quale schieramento appartieni?

Io li ho passati un po’ tutti. Dalle prime esperienze con i libri già pronti, all’affidarmi ai colleghi. Al momento sono sull’idea dell’alternatività, ma dò anche alcuni titoli per chi preferisce (o ritengo abbia bisogno) tenersi allenato. Personalmente credo che le enigmistiche siano il passatempo più produttivo che si possa fare durante le vacanze estive.

Luglio e Agosto

In questi due mesi si che gli insegnanti si riposano!

Ah,ah,ah. E’ il momento di pensare all’anno successivo, settembre è sempre dietro l’angolo. Senza considerare tutto ciò che è stato rimandato nei mesi precedenti anche a livello personale.

Per i bambini è il momento di fare i compiti estivi assegnati.

Ma non mancano i momenti per andare in vacanza per fortuna!