Lettori si nasce o si diventa?
Una delle competenze base che si acquisisce a scuola è saper leggere.
Tutti imparano a leggere. L’analfabetismo ( l’incapacità di leggere e scrivere) nei paesi sviluppati riguarda una percentuale molto piccola di persone e si tratta di un fenomeno residuale, ovvero si tratta principalmente di quelle persone che avrebbero dovuto frequentare la scuola quando ancora non c’era l’obbligo.
In italia il fenomeno dell’analfabetismo è molto basso infatti riguarda circa lo 0,6% della popolazione.
Invece è preoccupante la percentuale di analfabeti funzionali, ma quella è un’altra storia e ne riparleremo, forse.
La scuola e la lettura
Il primo anno di scuola primaria lo scopo è insegnare ai bambini a leggere e a scrivere. Entro la fine della seconda bambini e bambine, in genere, arrivano a padroneggiare abbastanza bene entrambe le attività.
Ma saper leggere non basta. Bisogna saper leggere con una certa intonazione, con una certa velocità scandendo le parole ma non troppo. Tutto giusto ma . . .
Qualcosa non va
Per quanto la lettura rivesta un ruolo importante, direi essenziale per la vita di tutti i giorni, a scuola spesso si pretende senza dare il buon esempio.
I bambini e le bambine ci osservano, ci studiano e fanno loro il nostro comportamento. Le parole che diciamo e ciò che ci aspettiamo da loro devono trovare riscontro in quello che facciamo noi adulti.
Ci sono molte attività legate alla lettura. Attività scolastiche ed extra perchè dobbiamo far passare il messaggio che leggere non è semplicemente un compito che la maestra e il maestro ci chiedono di fare, ma un’attività piacevole.
Ad esempio c’è il progetto Leggimi Forte o gli incontri realizzati dalle biblioteche e, attività piacevole e insostituibile : la favola della buona notte.
A me piace trovare 10 minuti ogni giorno per leggere qualcosa in classe. Che sia legato ad argomenti che stiamo affrontando oppure no, che sia un brano o un libro, l’importante è leggere.
Leggere non è un obbligo
Un altro grande errore che deriva dalla scuola è l’idea che l’unica cosa valida da leggere sia un libro.
Niente di più sbagliato!
Ci sono libri, ci sono fumetti, ci sono graphic novel (anche se più adatte ad un pubblico adulto), ci sono riviste e quotidiani.
Ciò che la scuola dovrebbe far passare non leggere = libro, ma leggere quello che ci interessa anche fossero raccolte di barzellette.










